3 Dicembre 2014

L'economia ucraina affidata agli Usa

L'economia ucraina affidata agli Usa
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Il primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuck e l’ambasciatrice Usa Viktoria Nuland

Il Parlamento ucraino «ha approvato la nomina di un’americana, di un lituano e di un georgiano nella compagine governativa. Il ministro delle Finanze sarà la statunitense Natalia Jaresko, che è di origine ucraina, amministratore delegato di un fondo di investimenti del gruppo Horizon Capital. Il portafoglio all’Economia andrà al banchiere lituano Aivaras Abromavicius, partner della società di investimenti East Capital, che ha lavorato in Ucraina negli ultimi 20 anni, dopo aver ricoperto incarichi al Dipartimento di Stato americano». Così sul Sole 24 Ore del 2 dicembre (L’Ucraina vara un governo con ministri stranieri – selezionati da cacciatori di teste).

«La cosa curiosa – prosegue il giornale – è che la scelta dei candidati stranieri per il nuovo esecutivo ucraino è stata seguita da due società di selezione di personale Pedersen & Partners e Korn Ferry […] Il processo di head hunting [la selezione ndr.] è stato sostenuto dalla Fondazione Renaissence, network globale di consulenza politica finanziato dal miliardario americano di origini ungheresi George Soros. Secondo il KyvPost, Soros avrebbe pagato più di 80mila dollari per sostenere le due società coinvolte nella selezione di personale».

 

Nota a margine. Della compagine governativa fa parte anche il georgiano Alexander Kvitashvili, già ministro della Salute del governo di Mikheil Saakashvili, andato al potere grazie alla rivoluzione delle rose, processo analogo a quello avvenuto in Ucraina. Ma al di là dei dettagli, colpiscono queste nomine, che consegnano la gestione dell’intera economia ucraina a un’americana e a un ex funzionario del Dipartimento di Stato Usa. Nomine che danno ulteriore significato al gradimento espresso dall’ambasciatore Usa Victoria Nuland per l’attuale primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk ai tempi della cosiddetta rivoluzione ucraina (vedi intercettazione telefonica resa pubblica su Youtube). Altro particolare non secondario è che si tratta di personaggi che vengono dal mondo dei fondi di investimento, con tutto quel che consegue.

Colpisce anche il finanziamento, non si capisce a che titolo, effettuato da Soros, da molti accusato di aver sponsorizzato le rivoluzioni colorate nei Paesi ex sovietici.

Se non fossimo nel ventesimo secolo si potrebbe immaginare che l’Ucraina è diventata ufficialmente una colonia degli Stati Uniti d’America. Ma al di là delle suggestioni, sicuramente la vicenda pone ulteriori domande su quanto accaduto a Kiev in questi mesi, a iniziare da Piazza Maidan.