Gli usa e le armi ad Al Qaeda
Tempo di lettura: < 1 minute«Il Pentagono ha perso le tracce di armi e attrezzature militari per 500 milioni di dollari consegnate allo Yemen: lo riporta il Washington Post citando funzionari statunitensi che hanno chiesto di mantenere l’anonimato. Ora il timore è che le scorte, che comprendono per esempio M-16, munizioni, visori notturni, motovedette e veicoli militari Humvee, potrebbero essere finite nelle mani di Al Qaeda»
. Così sul FattoQuotidiano del 20 marzo.
Nota a margine. Non è la prima volta che armamento americano finisce in mano ai gruppi terroristici, al di là delle armi Usa lasciate in dotazione allo scalcinato esercito iracheno finite in mano all’Isis. Infatti pare che vi sia da parte degli Stati Uniti una infausta coazione a ripetere errori del genere. A fine febbraio a protestare per la consegna di armi Usa all’Isis è stato Hakim al-Zameli, Capo della Commissione Sicurezza Nazionale e Difesa del Parlamento iracheno. In passato episodi simili erano stati denunciati dal giornalista Robert Bridge, ma di vicende del genere sono piene le cronache di giornali e blog (sul nostro sito abbiamo accennato anche ad altre modalità con le quali le armi dell’esercito americano arrivano a questi tagliagole). Gli Usa parlano di errori. Errare è umano, perseverare è diabolico, recita un proverbio popolare alquanto precipuo.