Nizza si oppone alla distruzione dei video della strage
Tempo di lettura: < 1 minuteL’unità francese anti-terrorismo (Sdat) ha chiesto alla municipalità di Nizza la «cancellazione completa» di tutti i filmati relativi alla strage avvenuta nella notte del 14 luglio, immortalata dalle videocamere di sorveglianza sparse in città. Una richiesta invero bizzarra, motivata ufficialmente dalla necessità di salvaguardare la dignità delle vittime e di non fornire ulteriore materiale alla propaganda jihadista.
Richiesta alle quali le autorità cittadine hanno opposto resistenza. L’avvocato della municipalità, Philippe Blanchetier, ha fatto sapere che le autorità cittadine si apprestano a chiedere al procuratore della Repubblica di Nizza di mettere sotto sequestro tali immagini, «al fine di non ipotecare eventuali altre procedure che potrebbero aver luogo al di là dell’inchiesta anti-terrorismo in corso».
Interpellata dall’autorevole quotidiano transalpino Le Figaro, una fonte anonima, presumibilmente qualche funzionario della sicurezza locale, ha dichiarato: «È la prima volta che viene chiesto di distruggere delle prove».
Braccio di ferro davvero singolare. Difficile che la richiesta degli investigatori possa essere ignorata, peraltro in un momento in cui in Francia sono in vigore leggi speciali anti-terrorismo. Resta lo sconcerto per una procedura davvero insolita.