La pistola e il cellulare Preiti preparato come un professionista
Tempo di lettura: < 1 minuteL’inchiesta su Luigi Preiti consegna una verità prima confusa: l’attentato di Palazzo Chigi era stato preparato con cura. La cancellazione della matricola dell’arma usata nell’operazione è stata fatta con cura, da mano esperta, che ha anche obliterato l’anno in cui la pistola ha passato il banco di prova. Lavoro da ambiente malavitoso e non, come ha detto Preiti, del mercato clandestino di Genova. Anche il cellulare fornisce elementi chiari: è intestato a un cittadino dello Sri Lanka e l’esame del tabulato non ha fornito dettagli utili all’inchiesta, mentre nei due giorni precedenti all’attentato è rimasto muto. Insomma, sembra che sia stato usato solo per l’azione, che quindi risulta studiata nei minimi dettagli. Si tratta di capire chi e perché ha ordinato a Preiti di compiere il gesto.