24 Maggio 2013

Papa Francesco: la mitezza che sopporta le avversità vince il mondo

Papa Francesco: la mitezza che sopporta le avversità vince il mondo
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«Sopportare con pazienza e vincere con amore le oppressioni esterne ed interne»: queste le due grazie che Papa Francesco ha chiesto durante la Messa del 24 maggio in Casa Santa Marta. «Si può vincere per tante strade, ma la grazia che noi chiediamo oggi è la grazia della vittoria con l’amore […]. Quando noi abbiamo nemici fuori che ci fanno soffrire tanto: non è facile, vincere con l’amore. Ci viene la voglia di vendicarci». Ma «l’amore: quella mitezza che Gesù ci ha insegnato»: «quella è la vittoria! L’apostolo Giovanni ci dice nella prima Lettera: “Questa è la nostra vittoria: la nostra fede”. La nostra fede è proprio questo credere in Gesù che ci ha insegnato l’amore e ci ha insegnato ad amare a tutti. E la prova che noi siamo nell’amore è quando noi preghiamo per i nostri nemici». Pregare per i nemici, ha proseguito, «non è facile»: «per questo chiediamo alla Madonna che ci dia questa grazia di sopportare con pazienza e vincere con amore. Quante persone – tanti anziani e anziane – hanno fatto questa strada! Ed è bello guardarli: hanno quello sguardo bello, quella felicità serena. Non parlano tanto, ma hanno un cuore paziente e pieno d’amore. Sanno cosa è il perdono ai nemici, sanno cosa è pregare per i nemici. Tanti cristiani sono così».

 

Nota a margine: durante la preghiera dei fedeli il Santo Padre ha ricordato «il nobile popolo dei cinesi»: oggi è infatti la festa di santa Maria Ausiliatrice, venerata con grande devozione nel Santuario di Sheshan a Shanghai, il più importante luogo di culto della Cina e dell’intera Asia; proprio in questo giorno è stata indetta la giornata di preghiera per la Chiesa in Cina. Già nell’udienza generale del 22 maggio il Papa aveva invitato tutti i cattolici del mondo a unirsi in preghiera con i fratelli e le sorelle cinesi: «Facendo nostre alcune parole della preghiera alla Madonna di Sheshan, vorrei insieme con voi invocare Maria così: “Nostra Signora di Sheshan, sostieni l’impegno di quanti in Cina, tra le quotidiane fatiche, continuano a credere, a sperare, ad amare, affinché mai temano di parlare di Gesù al mondo e del mondo a Gesù”».

 

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