25 Maggio 2013

Papa Francesco, i controllori della fede e la teologia semplice e infallibile del Popolo di Dio

Papa Francesco, i controllori della fede e la teologia semplice e infallibile del Popolo di Dio
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«La fede del Popolo di Dio è una fede semplice», «forse senza tanta teologia, ma con una teologia dentro che non sbaglia, perché c’è lo Spirito dietro». Così Papa Francesco nella Messa del 25 maggio in Casa Santa Marta. «“Il popolo santo di Dio non può sbagliarsi nel credere”», ha proseguito il pontefice citando la costituzione dogmatica Lumen Gentium promulgata da Paolo VI nel 1964; formulazione che ha spiegato così: «Se tu vuoi sapere chi è Maria vai dal teologo e ti spiegherà bene chi è Maria. Ma se tu vuoi sapere come si ama Maria vai dal Popolo di Dio che lo insegnerà meglio». «Il popolo di Dio – ha soggiunto – sempre si avvicina per chiedere qualcosa a Gesù: alcune volte è un po’ insistente in questo. Ma è l’insistenza di chi crede». Quindi ha esortato a non essere «controllori della fede», ma «facilitatori della fede della gente». È una tentazione che c’è da sempre quella «di impadronirci, di appropriarci un po’ del Signore»: «Gesù si indigna quando vede queste cose», ha sottolineato, perché chi soffre è «il suo popolo fedele, la gente che Lui ama tanto». «Pensiamo oggi a Gesù, – ha concluso – che sempre vuole che tutti ci avviciniamo a Lui; pensiamo al Santo Popolo di Dio, un popolo semplice, che vuole avvicinarsi a Gesù; e pensiamo a tanti cristiani di buona volontà che sbagliano e che invece di aprire una porta la chiudono […]. E chiediamo al Signore che tutti quelli che si avvicinano alla Chiesa trovino le porte aperte […] per incontrare questo amore di Gesù».

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