10 Giugno 2013

L'economia mondiale si avvicina a un bivio

L'economia mondiale si avvicina a un bivio
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«L’economia mondiale è aggrappata all’elicottero di Ben Bernanke. Il capo della Fed, che in un famoso discorso parlò di “lanciare i soldi da un elicottero” per stimolare l’economia, è l’uomo più amato e odiato da mercati e investitori in questo momento. Dopo quasi cinque anni passati a pompare denaro nelle tasche degli americani (o quantomeno nel sistema finanziario Usa) e ad “ispirare” colleghi quali Mario Draghi e gli scatenatissimi banchieri centrali giapponesi a fare lo stesso, “Helicopter ben” si sta avvicinando a un bivio». Inizia così un’analisi di Francesco Guerrera, caporedattore finanziario del Wall Street Journal, pubblicata sulla Stampa del 10 giugno. Secondo Guerrera, però, la paura di «Bernanke e Draghi e di tutti i loro consiglieri […] è sempre la stessa: tutto questo denaro  creerà inflazione e altre bolle».
Così gli esperti sono divisi tra chi sostiene che questo stimolo continuerà e quanti invece pensano che a breve sarà rimosso. Ma al di là dei tempi, quello «che è certo è che un ritiro indolore da parte delle banche centrali sarà difficilissimo, se non impossibile. Bernanke e i suoi parlano di un calo graduale e lento dello stimolo – la parola sulla bocca di tutti a Wall Street è “tapering” – per evitare che l’economia vada in crisi d’astinenza». Secondo Guerrera tale mutamento di rotta potrebbe avere effetti limitati laddove il sistema economico finanziario ha reagito alla cura, come Usa e Giappone, mentre per l’Europa sarà ben diverso. Conclude il redattore del Wall Street Journal: «L’unica speranza è che la ripresa americana e la forza dei mercati emergenti – guidati, se ce la fa, dalla Cina – spingano le esportazioni spagnole e tedesche, colmando il vuoto lasciato dalla domanda interna. Non è impossibile ma non è nemmeno molto probabile».