Consulta, stop a Berlusconi
Tempo di lettura: < 1 minuteLa Corte Costituzionale boccia il ricorso presentato da Silvio Berlusconi per il processo dei diritti Mediaset, nel corso del quale era stato negato all’imputato la possibilità di usufruire, in un’occasione, del legittimo impedimento – una seduta avrebbe dovuto essere annullata perché l’imputato era impegnato altrove in qualità di presidente del Consiglio. La Corte Costituzionale ha deciso invece che la decisione dei giudici di procedere secondo il calendario fissato era legittima.
Il Cavaliere, o almeno i suoi legali, avevano sperato che la Consulta potesse accogliere la loro richiesta in modo da annullare la sentenza di condanna, riaprire il processo e così allungare i tempi per giungere alla prescrizione. Mission fallita.
Ora si dovrà attendere l’esito del ricorso in Cassazione, previsto per novembre. Questo tourbillon giudiziario rischia di avere ricadute sul governo. Già ieri, dopo la bocciatura della Consulta, diversi parlamentari Pdl hanno minacciato dimissioni in massa, con conseguente caduta del governo Letta, prima che il Cavaliere rilasciasse dichiarazioni distensive.
Il problema è che per la vicenda dei diritti Mediaset Berlusconi è stato condannato anche all’interdizione dai pubblici uffici. Cosa che lo farà decadere automaticamente da parlamentare. Difficile che il governo possa sopravvivere se la Cassazione gli darà ulteriormente torto. Insomma, per oggi il governo tiene, domani si vedrà.