Elsa Morante e la vita, e la resurrezione, di Gesù
Tempo di lettura: < 1 minuteSul suo blog, Fabio Calagrande ricorda un’intervista a Vincenzo Cerami per la Radio vaticana. Sintetizza Calagrande: «Mi disse che una volta lui e Giorgio Caproni, famoso poeta e traduttore, andarono a trovare la loro amica scrittrice Elsa Morante, gravemente malata. Elsa li sorprese con una domanda a bruciapelo: “Ma voi credete nella Resurrezione di Cristo?”. Cerami mi disse che lui e Caproni rimasero imbarazzati da quella domanda, ma allo stesso tempo inteneriti. Capirono infatti che la Morante voleva essere rassicurata, in quel momento estremo della sua vita. Cercava una risposta che le desse la certezza che la sua speranza nella resurrezione di Cristo fosse ben riposta. Ma i due amici non sapevano cosa rispondere. La scrittrice, però, non gliene diede il tempo e si rispose da sola. “Ma non capite? Cristo deve essere risorto per forza. Basta pensare alla sua vita terrena, così come ci è stata raccontata. Un uomo che ha avuto una vita così straordinaria, non può che essere risorto”. Cerami mi disse che aveva trovato quella conclusione della Morante una sintesi meravigliosa tra fede e laicità».