Sventato golpe in Venezuela
Tempo di lettura: 2 minuti«In un’intervista a Telesur, il ministro venezuelano dell’Interno, Miguel Rodriguez Torres, ha dato diversi dettagli sul tentativo di destabilizzazione e di invasione del Paese che è stato sventato il 24 luglio scorso.
Il caso è stato rivelato al pubblico dal Presidente dell’Assemblea nazionale Diosdado Cabello in una seduta speciale del parlamento il 25 luglio. Secondo il ministro, il complotto prevedeva l’assassinio del Presidente Nicolas Maduro, inoltre di far introdurre 800 mercenari dalla Colombia e provocare dei torbidi in seno alle forze armate per una settimana, in modo da giustificare un intervento militare internazionale. I capi del complotto erano il vecchio presidente colombiano Alvaro Uribe (che siede nel consiglio di amministrazione del gruppo News Corporation di Rupert Murdoch) e il golpista honduregno Roberto Micheletti […]. Il finanziamento principale era assicurato dal promotore immobiliare di Miami Eduardo Macaya. La direzione delle operazioni era dall’inevitabile Luis Posada Carriles [agente della Cia accusato di diversi crimini terroristici perpetrati in sudamerica ndr.]». Così sul sito reseau voltaire il 3 agosto.
La notizia è stata praticamente ignorata dai media italiani. Eppure la fonte è autorevole, un governo in carica, e la vicenda non certo secondaria, dal momento che un eventuale golpe in Venezuela avrebbe avuto conseguenze sull’intero sudamerica. Colpisce anche la data: in concomitanza con la visita apostolica del Papa nel vicino Brasile, quando cioè tutti i riflettori del mondo erano puntati sull’America latina; segno che i golpisti volevano dare massima rilevanza mediatica alla loro azione.