Bergoglio e le benedizioni di Gesù per chi ha fame e sete di giustizia
Tempo di lettura: 2 minutiL’Osservatore romano del 10 agosto ha publicato una sintesi dell’omelia che il cardinale Jorge Maria Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, ha tenuto il 7 agosto in occasione della festa di San Gaetano, santo caro al popolo argentino. Così sul quotidiano vaticano: «Il porporato è sempre stato sensibile alle attese e agli affanni concreti della vita reale della sua gente. Più di dieci anni fa già usava toni vibranti per difendere la dignità umiliata delle classi lavoratrici e raccontare come “l’economia speculativa, priva di etica, insegue l’idolo del denaro che si produce da se stesso. Per questo non si hanno remore a trasformare in disoccupati milioni di lavoratori”. Anche quest’anno la sua omelia pronunciata durante la celebrazione eucaristica, ha offerto spunti di luce e di conforto evangelico per le vite reali di tutti. Commentando l’episodio evamgelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, il cardinale ha invocato l’intercessione di san Cayetano per chiedere la benedizione del pane e del lavoro per tutti, “così necessaria per una vita degna”. Che il Padre conceda il pane quotidiano e il lavoro di ogni giorno è una benedizione: e fa parte di questa benedizione – ha riconosciuto il cardinale Bergoglio – anche l’indignazione e la giusta lotta per impedire che tali doni di Dio vengano sequestrati e sottratti al popolo a cui sono destinati. “Indignarci contro l’ingiustizia che il pane e il lavoro non siano accessibili a tutti – ha detto l’arcivescovo di Buenos Aires – è una parte della benedizione, perché questo desiderio e questa lotta fanno bene al cuore, lo rallegrano, lo allargano, lo fanno palpitare con felicità. Gesù lo diceva così: ‘Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati'”».