15 Ottobre 2013

"Pronto l'accordo", l'America scaccia il default

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Schiarita nel braccio di ferro che oppone repubblicani e democratici al Congresso Usa. In un incontro tra il Presidente Obama e gli speaker del Senato di entrambi i partiti è stato messo a punto un piano per arrivare a un compromesso. Resta il problema della Camera, dove i repubblicani sono maggioranza e sono tenuti sotto scacco dall’ala oltranzista del Tea Party. Ma un accordo al Senato potrebbe aprire la via a un accordo anche in questa sede, magari con il distacco di parte dei repubblicani più moderati dai loro compagni di partito. Tutto è sospeso e mancano due giorni per giungere a un voto bipartisan: le Borse hanno ripreso fiato e si è riaccesa la speranza, segno che i mercati hanno meno paura del default, inevitabile senza un’intesa.

In realtà nessuno crede che non si raggiunga un compromesso, che si basa sulla possibilità di innalzare il tetto del debito pubblico, ma questi giorni hanno insegnato a non dare nulla per scontato.

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