Papa Francesco: affidiamoci alle mani di Dio come a quelle di un papà
Tempo di lettura: 2 minuti«Siamo nelle mani di Dio dall’inizio. La Bibbia ci spiega la Creazione, usando una immagine bella: Dio che, con le sue mani ci fa dal fango, dalla terra a Sua immagine e somiglianza. Sono state le mani di Dio che ci hanno creato: il Dio artigiano, eh! Come un artigiano ci ha fatto. Queste mani del Signore… Le mani di Dio, che non ci hanno abbandonato». Così il Papa nell’omelia della messa celebrata presso la Casa Santa Marta.
Dio, ha proseguito Francesco, ci prende per mano. È Lui a dire nella Bibbia: «Io ho camminato con te, come un papà con suo figlio, portandolo per mano […]. Nostro Padre, come un Padre con suo figlio, ci insegna a camminare. Ci insegna ad andare per la strada della vita e della salvezza. Sono le mani di Dio che ci carezzano nei momenti del dolore, ci confortano. E’ nostro Padre che ci carezza! Ci vuole tanto bene. E anche in queste carezze, tante volte, c’è il perdono. Una cosa che a me fa bene pensarla. Gesù, Dio, ha portato con sé le sue piaghe: le fa vedere al Padre. Questo è il prezzo: le mani di Dio sono mani piagate per amore! E questo ci consola tanto».
Ed è bella l’espressione «siamo nelle mani di Dio», usata spesso nelle situazioni sconsolate. In quelle mani, ha commentato il Papa, «stiamo sicuri: è la massima sicurezza, perché è la sicurezza del nostro Padre che ci vuole bene».
«Pensiamo alle mani di Gesù, quando toccava gli ammalati e li guariva – ha aggiunto -. Sono le mani di Dio: ci guariscono! Io non mi immagino Dio dandoci uno schiaffo! Non me lo immagino. Rimproverandoci, sì me lo immagino, perché lo fa. Ma mai, mai, ci ferisce. Mai! Ci accarezza. Anche quando deve rimproverarci lo fa con una carezza, perché è Padre. ‘Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio’. Pensiamo alle mani di Dio, che ci ha creato come un artigiano, ci ha dato la salute eterna. Sono mani piagate e ci accompagnano nella strada delle vita. Affidiamoci alle mani di Dio, come un bambino si affida alla mano del suo papà. E’ una mano sicura quella!».