Le ultime lacrime di Milano per Martini. Il Papa: un pastore generoso
Tempo di lettura: < 1 minuteUna folla commossa si è radunata al Duomo per il funerale del cardinale emerito di Milano Carlo Maria Martini celebrata dal cardinale Angelo Scola. In un messaggio affidato al cardinale Angelo Comastri, il Santo Padre ha ricordato così il porporato: «Un uomo di Dio… spinto da uno spirito di carità pastorale profonda… attento a tutte le situazioni, specialmente quelle più difficili, vicino, con amore, a chi era nello smarrimento, nella povertà, nella sofferenza». Presenti fuori e dentro il Duomo, oltre a semplici fedeli, anche non credenti ed esponenti di altre religioni, in particolare ebrei e musulmani, legati al porporato da una prossimità spirituale fiorita negli anni. «Il segno lasciato dal “cardinale del dialogo” è anche una frase che ha scelto di porre sulla sua tomba (tratta dal salmo 118): “Lampada ai miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino”. Sulla bara – poi tumulata in Duomo, ai piedi dell’altare di San Carlo Borromeo – c’è anche l’Evangelario aperto sulla pagina pasquale della Resurrezione. Prende la parola un commosso Dionigi Tettamanzi, successore di Martini alla guida di Milano. “Noi ti abbiamo amato”. È uno dei momenti più emozionanti. Parte il primo, lungo, in pratica unico, applauso della cerimonia (uno strappo al silenzio raccomandato da Scola). La messa si conclude con il Salve Regina. Fuori, il popolo di Martini è in fila per la comunione».