Il Papa: camminare con umiltà dietro Gesù, con Gesù
Tempo di lettura: 2 minuti«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua»: nell’omelia della messa celebrata presso la Casa Santa Marta il 6 marzo papa Francesco ha commentato così questa frase di Gesù spiegando: «Noi non possiamo pensare la vita cristiana fuori da questa strada. Sempre c’è questo cammino che Lui ha fatto per primo: il cammino dell’umiltà, il cammino anche dell’umiliazione, di annientare se stesso per poi risorgere. Ma questa è la strada. Lo stile cristiano, senza croce, non è cristiano; e se la croce è una croce senza Gesù, non è cristiana. Lo stile cristiano prende la croce con Gesù e va avanti. Non senza croce, non senza Gesù».
Questo cammino dietro Gesù, nell’umiltà della croce e perdendo la propria vita, dà gioia, prosegue il Papa «perché la gioia ce la dà Lui stesso. Seguire Gesù è gioia, ma seguire Gesù con lo stile di Gesù, non con lo stile del mondo». Una sequela del Signore che è declinata secondo le possibilità di ognuno, «ognuno come può» ha detto infatti il Papa.
Quindi, citando l’Imitazione di Cristo, ha accennato come questo libro «ci dà un consiglio bellissimo: “Ama non essere conosciuto ed essere giudicato come niente”. È l’umiltà cristiana, quello che ha fatto Gesù per primo […] E questa è la nostra gioia e questa è la nostra fecondità: andare con Gesù. Altre gioie non sono feconde, soltanto pensano – come dice il Signore – a guadagnare il mondo intero, ma alla fine perdere e rovinare la vita».