La Russia si riposiziona a Oriente
Tempo di lettura: 2 minuti«Se l’Europa diventa ostile, non resta che voltarsi dall’altra parte e puntare su terre lontane settemila chilometri e sedici giorni di terreno. Confortato dai suoi più stretti consiglieri economici, Vladimir Putin ha deciso di rispolverare un antico progetto spesso vagheggiato ma mai affrontato concretamente: orientare verso Est interessi e attenzioni del Paese più grande del mondo eternamente in bilico dai tempi dello Zar tra Oriente e Occidente». Così inizia un articolo della Repubblica del 29 marzo di Nicola Lombardozzi (Missili, aerei e gas a Pechino Vladimir lancia l’operazione Asia). Si tratta, dettaglia Lombardozzi, non solo di dirottare la vendita di energia e armi ai Paesi asiatici, ma di spostare le stesse aziende nel settore asiatico e ripopolare un’area ad oggi quasi deserta attraverso nuovi insediamenti. Prosegue l’articolo: «Il sogno, nemmeno troppo nascosto, è di acquisire potenza economica e militare in un Continente per troppo tempo trascurato. La Cina, un tempo rivale e adesso nuovamente aperta al dialogo, ha fame di energia e di materiale bellico di precisione. Le cose di cui la Russia ha maggiore disponibilità di ogni altro e che conta di usare come arma vincente in questa sua impresa».
Una prospettiva che cambia la geopolitica mondiale. Questo vuol dire che la Russia diventerà una potenza asiatica? Probabilmente è impossibile un cambiamento così radicale che, tra l’altro, non è compatibile con la geografia, e la storia, che fa della Russia un Paese del Vecchio Continente. Conclude infatti l’articolo: «Putin ha idee più contenute ma forse perfino più ambiziose: trasferire molta influenza e interessi economici a Est senza perdere del tutto l’influenza sull’Europa giocando su un doppio binario che gli consenta di trasformare la Russia in una vera Potenza Transcontinentale».
Riuscirà o non riuscirà questa nuova “rivoluzione” russa, e insieme mondiale, certo è che Mosca in questi ultimi tempi ha accelerato e moltiplicato la stipula di accordi commerciali con la Cina.