Gaza. 24 luglio 2014
Tempo di lettura: < 1 minuteGaza. Segnaliamo la lettera di padre Jorge Hernandez, parroco di Gaza, pubblicata nella rubrica Chiesa. Una testimonianza cristiana stupenda, anche perché insegna che per rendere testimonianza al Signore non serve fare granché: basta dire messa e recitare il rosario, come spiega lui stesso. A Gaza, e all’intorno di essa, ci sono, e fortunatamente, uomini di buona volontà che tentano di aiutare la popolazione stremata dalla guerra in vario modo: dal personale dell’Alto commissariato per i rifugiati dell’Onu, alla Croce rossa internazionale, alla mezzaluna rossa eccetera. Ma altro è il conforto che può dare un cristiano, come testimonia la missiva pubblicata. Celebrare messa, adorare Gesù eucaristico e recitare il rosario in quell’inferno che è diventato Gaza, può farlo solo un prete (le ultime due cose anche un semplice cristiano, ovvio).
Non facciamo grandi cose, spiega il sacerdote nella sua missiva. Ma queste cose piccole sono quelle che richiede il Signore dai suoi. Il resto, anzi tutto, anche queste piccole cose, le fa Lui, altrimenti non toccherebbero il cuore di nessuno, tantomeno di gente sulla quale incombe la paura della morte.
Così che questa missiva è di conforto per la Chiesa tutta. Ché quando il Signore concede la sua grazia a qualcuno dei suoi, lo fa a beneficio della Chiesa intera e del mondo, questo povero mondo nel quale dilaga, scatenata, una follia sanguinaria.
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