Il Papa: una preghiera per Simone Camilli
Tempo di lettura: 2 minutiIn volo verso la Corea del Sud, Papa Francesco ha incontrato i giornalisti con i quali ha voluto ricordare Simone Camilli, inviato a Gaza e morto a seguito dell’esplosione di un ordigno israeliano rimasto inesploso sul terreno:
«Buonasera, vi ringrazio della vostra presenza qui, ma dopo aver sentito padre Lombardi sono qui per una proposta fare in silenzio una preghiera per Simone Camilli, uno dei vostri che oggi se ne è andato in servizio. Preghiamo in silenzio…».
Dopo la preghiera:
«Queste sono le conseguenza della guerra, no? È così. […] Vi ringrazio che la vostra parola aiuti sempre a unirci al mondo e a anche mi raccomando di dare questo messaggio di pace sempre, cercare di dire una parola di pace, perché è brutto quello che accade adesso».
Nota a margine. Piace aggiungere alla preghiera del Papa un breve brano di una missiva inviata da Ramy Balawi, insegnante di storia delle scuole elementari di Gaza, alla Repubblica:
«Simone Camilli […] avrebbe potuto scegliere, come molti altri giornalisti, di rimanere in un posto tranquillo e non l’ha fatto. La sua umanità lo ha spinto verso Gaza per mostrare i fatti e la tragedia che si sta sviluppando durante questa guerra. Qui, molti amici a Gaza come me sono scossi, raccontano che era un uomo gentile, che amava la nostra città e che ha provato a fare qualcosa mostrando i fatti anche mettendo a rischio la propria vita. Per noi di Gaza, Simone non era una persona semplice ma un eroe, un coraggioso e merita tutto il nostro orgoglio, la gratitudine per aver mostrato le tragedie e le sofferenze avvenute durante la guerra […] la gente di Gaza non dimenticherà Simone perché ha perso la sua vita per raccontare il nostro dolore durante questa guerra con Israele. Ora la nostra lotta è per rimanere umani. Dite alla famiglia di Simone Camilli che la gente di Gaza gli è accanto con tutto il suo affetto».