Notes, 8 settembre 2014
Tempo di lettura: 2 minutiNatività. Oggi la Chiesa celebra la natività della Madonna. «Noi crediamo che Maria è la Madre, rimasta sempre Vergine, del Verbo Incarnato, nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo, e che, a motivo di questa singolare elezione, Ella, in considerazione dei meriti di suo Figlio, è stata redenta in modo più eminente, preservata da ogni macchia del peccato originale e colmata del dono della grazia più che tutte le altre creature»: così nel Credo del popolo di Dio di Paolo VI.
Nell’occasione pubblichiamo una laude alla Madonna, scritta forse da una anonimo francescano, e riportata sull’Osservatore romano del 22 agosto da Felice Accrocca (1).
Tra i tanti motivi di interesse, e di conforto, in particolare quell’accenno alla felicità della Madonna, tanto bello quanto non comune. Già, felice, perché immune dal veleno del peccato originale. In Lei solo grazia, quella grazia del Signore che fa contento il cuore e limpido lo sguardo.
Lauda de la Madonna
Vergen sacra de Dio genitrice
fontana de pietà, degna de honore
più che altra certamente sei felice
Porge toi prece al nostro redemptor
ne voglia per pietà tra i soi electi
non che siamo degni, ma per tuo amor.
Innumerabil sonno nostri defecti
sì che succurre e non voler tardare
dal grave jogo prego che me desti
El peso grave ne fa in terra stare,
la miseria del mondo ne tene bassi,
sì che la mente al cielo non po volare
E tristi ne fa star miseri e lassi
succurre, prego, avante l’aspra morte
venga per noi e de vita ne cassi.
Apri per noi del ciel le chiuse porte,
poi che l’umano geno a te s’inclina,
da loco a noi nella celeste corte
De’ piacciate per noi, alta regina,
pregare el bon Yhesu qual tiene in mano,
che soi orecchie a nostre preci inclina.
Acciò esso Yhesu veder possiamo,
una col Patre contemplando anchora,
Quel che da loro procede tucte l’hore
Consolator de l’anime ove demore.