Caro vecchio rosario
Tempo di lettura: < 1 minuteL’Osservatore Romano del 31 agosto pubblica un brano di padre David Maria Turoldo, religioso dei Servi di Maria, sul santo rosario, tratto dal libro “Il mistero del tempo”. Ne proponiamo alcuni passaggi: «Questo vorrei: che i cristiani riscoprissero il valore della preghiera comunitaria, della preghiera “popolare”; che scoprissero la bellezza e la grazia di una preghiera così semplice, calma e ristoratrice, quale era il “vecchio Rosario” appunto. Una preghiera da innamorati: infatti è l’innamorato che non si stanca mai di ripetere “quanto ti amo” alla persona amata: e così ogni volta che dice le dolcissime parole in esse include tutta intera la sua anima, ed è come se le dicesse per la prima volta. Così l’innamorato che prega, non ripete mai le stesse cose anche se dice sempre le stesse cose: “Ave Maria… Ave Maria…”, ma è sempre come se fosse un nuovo saluto (…). E poi quei misteri gaudiosi, dolorosi, gloriosi: per riassunere tutta l’esistenza di ogni uomo, e tutta la storia del mondo, per dire che la vita va oltre. E tu che puoi passare di mistero in mistero mentre ricordi e contempli: ricordi amici e fanciulli e malati e sventurati e vivi e morti… una preghiera serenatrice, semplice e grande, un piccolo poema per il popolo». Titolo dell’articolo “Caro vecchio rosario”.