Il Papa: non siamo noi a fare l'unità della Chiesa, ma lo Spirito Santo
Tempo di lettura: 2 minutiNell’omelia della messa celebrata presso la Casa Santa Marta del 24 ottobre il Papa ha preso spunto dalla liturgia per riflettere sull’unità della Chiesa, spiegando come «fare l’unità della Chiesa è il lavoro della Chiesa e di ogni cristiano durante la storia
».
La Chiesa, ha spiegato Francesco, è un «tempio fatto di pietre vive che siamo noi
», una costruzione unita, al contrario della Torre di Babele dove abita la divisione.
Quando si costruisce un tempio, ha proseguito, «la prima cosa che si fa è cercare la pietra di base: la pietra angolare
» e questa è Gesù. Mentre «la pietra angolare dell’unità della Chiesa è la preghiera di Gesù nell’ultima cena: Padre, che siano uno
». Questa è «la forza» e «la pietra sulla quale noi edifichiamo l’unità della Chiesa. Senza questa pietra non si può. Non c’è unità senza Gesù Cristo alla base: è la nostra sicurezza
».
Ma «chi costruisce questa unità?» ha domandato: «Questo è il lavoro dello Spirito Santo: l’unico capace di fare l’unità della Chiesa […] lo Spirito vivo che noi tutti abbiamo dentro: lui fa l’unità della Chiesa, nella diversità dei popoli, delle culture, delle persone […] soltanto lui può farla, nessuno di noi può farla
».
Quindi ha proseguito citando san Paolo: «l’apostolo Paolo ci consiglia di non essere tanto pietre, ma piuttosto mattoni, deboli
». I consigli di Paolo «sono consigli di debolezza, secondo il pensiero umano […] umiltà, dolcezza, magnanimità sono cose deboli, perché l’umile sembra che non serva a niente; la dolcezza, la mitezza sembrano non servire; la magnanimità, l’essere aperto a tutti, avere il cuore grande
». E però è lo «lo stesso cammino» di Gesù, che «si fatto debole, debole, debole fino alla croce, e divenne forte
».
Infine, ha concluso il Papa, «quando si fa una costruzione è necessario che l’architetto faccia la piantina
». E «qual è la piantina dell’unità della Chiesa? La speranza alla quale noi siamo stati chiamati: la speranza di andare verso il Signore, la speranza di vivere in una Chiesa viva, fatta con pietre vive, con la forza dello Spirito Santo». Così che «
soltanto sulla piantina della speranza possiamo andare avanti nell’unità della Chiesa
».