2 Marzo 2015

L'Is, fenomeno più mediatico che reale

L'Is, fenomeno più mediatico che reale
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Sirte è la città libica dipinta come roccaforte dell’Is nel Paese, luogo dal quale la funesta formazione terrorista promana la sua dottrina del terrore in tutta la Libia e nel Mediterraneo. Nacy Persia, in un reportage per la Repubblica del 28 febbraio, ha intervistato Mohamed Al Hisan, colonnello della Brigata 166 di Misurata che sta contrastando tale organizzazione. «Sono all’interno dell’edificio Ouagadougou, nell’Università di Sirte, la stazione radiofonica 87.7FM, l’albergo Mahari e la prigione», spiega il Colonnello. «Tutti questi edifici sono concentrati nel quartiere centrale Sabha, a poche decine di metri l’uno dall’altro», prosegue la Persia.

 

Nel reportage si spiega come la vita della città scorra tranquilla, che i terroristi si fanno vedere di notte, a pattugliare le strade, che qualche negozio ha chiuso per le minacce, ma gli altri lavorano come sempre. I «pickup con artiglieria pesante che si vedono nel video dell’ingresso dell’Is in parata in città sembrano essersi volatilizzati» e che «sono circa 500 gli uomini di Is a Sirte». E che il Colonnello confida: «Se volessimo, potremmo sterminarli in un poche ore. Il massimo della loro potenza consiste in poche armi da 200 millimetri di calibro».

 

Nota a margine. Vi risparmiamo altri particolari del reportage, Cinquecento persone, questa la forza che sta terrorizzando il Mediterraneo e il mondo intero a forza di video taroccati (ma con morti ammazzati veri), minacce e altro. La spettacolarizzazione delle performance di questa organizzazione terrorista, che usa tecniche altamente sofisticate di propaganda, fa sì che un manipolo di tagliagole tenga in scacco il mondo intero. Un fenomeno mediatico più che reale (anche gli assassinii, in particolare quelli efferati, servono alla propaganda).

 

Il fatto bizzarro è che né la Cia né altre agenzie di intelligence occidentali sembrano in grado di contrastare un fenomeno tanto appariscente quanto poco consistente. O tali agenzie negli ultimi mesi hanno arruolato solo brocchi o i motivi di questa inefficienza vanno cercati altrove. E risultano alquanto misteriosi, almeno a stare ai proclami ufficiali contro l’Is dei grandi della terra.