La Chiesa e lo Stato della Palestina
Tempo di lettura: < 1 minuteMarie Alphonse Danil Ghattas, Mariam di Gesù crocifisso Baouardy: sono le prime due sante palestinesi e sono state canonizzate a piazza San Pietro. La canonizzazione avviene alcuni giorni dopo «l’accordo globale» tra Santa Sede e Palestina, all’interno del quale è stata riconosciuta a quest’ultima lo status di Nazione. In Israele e presso le comunità ebraiche italiane si sono levate critiche a questo riconoscimento, giudicato affrettato e inopportuno. E non è stata gradita la confidenza accordata da Francesco al Presidente dello Stato palestinese, Abu Mazen, coincisa con la beatificazione delle sue due connazionali.
D’altronde i rapporti tra ebrei e palestinesi, e in particolare la questione dello Stato della Palestina, da tempo suscita accese controversie. Nella sua rubrica delle lettere per la Repubblica del 18 maggio, Corrado Augias ha commentato così la vicenda: «Come già avvenuto per l’opera di riavvicinamento tra Cuba e Stati Uniti, Bergoglio continua in iniziative diplomatiche che sembrano capaci di superare l’impasse o la mollezza di tanta parte dei rapporti internazionali [—]. Nel caso del Medio Oriente la sua azione coincide con quella di una robusta corrente di opinione israeliana che condivide queste speranze di pace, le sole che potrebbero assicurare un avvenire alla tormentata regione, beninteso con confini sicuri e riconosciuti per Israele. Questa posizione è condivisa dall’opinione ebraica più avanzata che trova nel movimento “Peace now” il suo riferimento».