La Grexit distruggerebbe l'Europa
Tempo di lettura: 2 minuti«Un’uscita forzata della Grecia dall’euro provocherebbe enormi rischi a livello economico e politico. Eppure, l’Europa sembra incamminata come una sonnambula proprio verso quel risultato […] In quello che sta accadendo si avverte una sensazione che ricorda da vicino e chiaramente il 1914, la sensazione che arroganza, risentimento e mero errore di calcolo stiano conducendo l’Europa verso un baratro dal quale avrebbe potuto e dovuto tenersi lontana»
. Questo il commento di Paul Krugman alla vicenda del debito greco apparso sulla Repubblica dell’8 giugno. Un articolo nel quale stigmatizza la linea dura europea, incapace di trovare un compromesso con un governo che non accetta ricette basate sull’austerità.
Accennando agli ambiti europei che suppongono di poter gestire un’eventuale uscita della Grecia dalla zona euro, Krugman scrive di un «errore madornale. Le tutele finanziarie che si suppone possano contenere i contraccolpi della Grexit non sono state mai collaudate, neppure sul breve periodo e potrebbero benissimo portare a un buco nell’acqua».
Dello stesso tenore il commento di un altro autorevole economista, Joseph Stiglitz, che, intervistato da Eugenio Occorsio sulla Repubblica del 9 giugno, spiega: «La Germania e con essa il forte schieramento dei Paesi nordici più ricchi continua al di là ogni ragionevole evidenza a proclamare l’austerity come l’unica politica possibile perfino per un caso come la Grecia. Non sono bastati gli errori giganteschi compiuti: è come se l’Unione europea stesse spingendo oltre il dirupo un Paese senza considerare che dietro a esso crollerà l’intera Europa». Nell’intervista, l’economista dettaglia come la Grexit scatenerebbe attacchi speculativi sui Paesi europei più deboli (in primis Spagna e Italia), che causerebbero una crisi «molto più profonda delle precedenti».
Nota a margine. Poco da aggiungere se non l’invito a leggere, chi non l’avesse fatto, una Postilla sul tema.