Impressioni da Roma
Stavolta la fotografia di Massimo è un soggetto scarno, di quelli che ci fai scivolare sopra gli occhi per guardare altrove. Ma ha la forza del Tempo. Viene in mente una poesia di Giuseppe Conte, Chiedi a un mandorlo, che proponiamo ai lettori.
Chiedi a un mandorlo a marzo
al rosa titubante del pescheto.
Chiedi a una nuvola dell’alba.
Chiedi a un torrente che irrompe nel greto,
Chiedilo a tutti i fichi degli orti
quando i rami contorti e spogli
cominciano a formicolare
di germogli
chiedi a loro.Saprai cos’é l’impazienza
che ti attanaglia e ti sgomina
quando tu desideri, corpo.
Saprai la tua innocenza e la tua forza.
Saprai dell’amore più verità
che leggendo tutti i libri scritti
dall’inizio dei tempi.
Non fidarti dei filosofi
né di Platone né di Eraclito
Non interrogare i profeti
i sapienti,i sacerdoti
su cosa è la tua brama,
non saprebbero dirtelo.
Chiedi a un mandorlo.
Guarda un mandorlo.