L'Ucraina e le minacce di golpe di Pravy Sektor
Tempo di lettura: 2 minutiIn un’analisi pubblicata sul Corriere della Sera del 2 agosto, Luigi Ippolito accenna all’inquietante situazione ucraina. Nonostante gli accordi di Minsk, prosegue la guerra a bassa intensità tra ribelli del Donbass e miliziani filo-Kiev, mentre il governo non riesce a fare le riforme necessarie per l’economia del Paese, in picchiata, e la corruzione imperversa. «Ancora più preoccupante il fatto che molti militari cominciano a esprimere pubblicamente simpatie per il Pravy Sektor, il settore di Destra, la milizia para-fascista evolutasi dalle frange più radicali dei manifestanti anti-regime»
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Quindi, dopo aver accennato al calo di popolarità del presidente Poroshenko, spiega: «Il timore è che il Settore di Destra, che arma un agguerrito battaglione di volontari, si volga contro il governo legittimo. Il mese scorso il suo leader ha chiesto un voto di sfiducia contro Poroshenko, annunciando una “nuova fase della rivoluzione ucraina“».
Titolo articolo: “Solidarietà europea a Kiev Le milizie sono un pericolo“.
Nota a margine. Alcune imprecisioni nell’articolo. Anzitutto Settore di Destra non è una evoluzione di frange estreme presenti a piazza Maidan: tale movimento ha costituito il nerbo e l’ariete della rivoluzione. Né la sua influenza nel Paese può essere ridotta a un unico battagliane di miliziani, ché di milizie di tal fatta l’Ucraina è piena e alcuni dei suoi leader fanno parte del governo. Infine si nota una edulcorazione linguistica nel parlare dell’ideologia para-fascista del movimento, quando è nota la sua natura filo-nazista che ha nel “patriota” Stephan Bandera il suo punto di riferimento ideale.
Ma al di là delle imprecisioni resta la fotografia di un Paese instabile e altamente pericoloso. che l’Occidente sta riempiendo di armi per fronteggiare il “pericolo Russo”. Armi che ovviamente sono gestite anche da tali personaggi. Non è a rischio la sola Ucraina, ma la pace in Europa.