Il Papa, la Porta Santa e la porta del cuore
Tempo di lettura: 2 minutiNell’Udienza generale del 16 dicembre, papa Francesco ha riaffermato il collegamento tra la Porta Santa, quella che resta aperta in questo Giubileo della misericordia, e il Signore, lui che nel suo Vangelo ha detto: «Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo». «State attenti – ha ammonito papa Francesco – che non ci sia qualcuno un po’ svelto o troppo furbo che vi dica che si deve pagare: no! La salvezza non si paga. La salvezza non si compra. La Porta è Gesù, e Gesù è gratis! Lui stesso parla di quelli che fanno entrare non come si deve, e semplicemente dice che sono ladri e briganti. Ancora, state attenti: la salvezza è gratis
».
Ma attraversare quella Porta è anche un modo di chiedere al Signore di «tenere spalancata» la «porta del nostro cuore».
«Non avrebbe molta efficacia l’Anno Santo – ha spiegato Francesco – se la porta del nostro cuore non lasciasse passare Cristo»
Il Papa ha poi ricordato l’importanza della confessione, anche come segno di questo anno di Misericordia: «Accostarsi al Sacramento con il quale veniamo riconciliati con Dio equivale a fare esperienza diretta della sua misericordia. È trovare il Padre che perdona: Dio perdona tutto. Dio ci comprende anche nei nostri limiti, ci comprende anche nelle nostre contraddizioni. Non solo, Egli con il suo amore ci dice che proprio quando riconosciamo i nostri peccati ci è ancora più vicino e ci sprona a guardare avanti. Dice di più: che quando riconosciamo i nostri peccati e chiediamo perdono, c’è festa nel Cielo. Gesù fa festa: questa è la Sua misericordia
».