11 Gennaio 2016

L'arresto del Chapo: trionfalismo fuorviante

L'arresto del Chapo: trionfalismo fuorviante
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Ha fatto scalpore l’arresto del Chapo Guzmán, il boss del narcotraffico messicano a capo del Cartello di Sinaloa, ritenuta la più importante rete criminale del Messico. In un’intervista rilasciata a Omero Ciai per la Repubblica del 10 gennaio, Anabel Hernandez, esperta di storia dei narcos, spiega che in realtà poco cambia nel narcotraffico mondiale. Cosa la convincerebbe del contrario? Le chiede il cronista: «Che domani fossero bloccati i suoi conti correnti bancari, che fossero arrestati i banchieri che chiudono tutti e due gli occhi nel riciclaggio di denaro della droga, che ci fosse un intervento su tutta la rete criminale del Cartello di Sinaloa. Nell’anno e mezzo, dal febbraio del 2014 al luglio del 2015, che Guzmán è stato in galera non è cambiato nulla nelle attività del Cartello […] Il cartello di Sinaloa non inizia e non finisce con Guzmán» (El Chapo, arresto inutile ora il Messico distrugga la rete criminale dei narcos di Sinaloa).

 

Nota a margine. Considerazioni amare quelle della Hernandez, ma realistiche. Se infatti l’arresto di Guzmán non è uguale a zero – svilirlo completamente è altrettanto poco realistico -, indulgere nel trionfalismo è fuorviante. Il problema dei narcos in Messico è ormai endemico e dilatato al parossismo.

 

Per rimettere ordine in questo caos ci vorrebbe uno sforzo congiunto della comunità internazionale dal momento che la rete del narcotraffico non si esaurisce nei ristretti confini nazionali. Si dipana ben oltre e gode di sostegno e complicità internazionali. Ad alto livello. O davvero qualcuno può immaginare che le banche messicane, quelle dedite al riciclaggio, siano monadi senza finestre?

 

Considerazione ulteriore va fatta riguardo le derive occulte delle reti criminali dedite al narcotraffico, che negli ultimi anni hanno visto il proliferare del culto della Santa Muerte e amenità similari, con tanto di riti specifici, quali ad esempio i sacrifici umani. Una deriva che rende tali organizzazioni ancora più pericolose, perché ai delitti compiuti per interesse umano si sommano quelli legati a oscure pratiche esoteriche.