Canal plus riapre il caso Ustica (e Gheddafi)
Tempo di lettura: 2 minutiUn’inchiesta di Canal Plus, un bravo giornalista, Emmanuel Ostian, riaprono (forse) il caso Ustica. In un documentario che andrà in onda lunedì, smentiscono le autorità transalpine, le quali, interpellate dagli inquirenti italiani su possibili attività di aerei militari francesi nel Mediterraneo il giorno della tragedia, avevano negato.
In realtà, il giornalista francese, confermando una vecchia affermazione di Francesco Cossiga, ha rivelato che quella notte la portaerei Foch navigava in quelle acque, «come risulta da documenti inediti che certificano l’attività della nave il 27 giugno 1980
». Non solo, Ostian ha interpellato anche il generale dei carabinieri Niccolò Bozzo, che quel giorno si trovava a Solenzara in Corsica, il quale ha rivelato che in realtà nella base aerea francese c’era una «un’intensa attività», con «decine di aerei».
L’anticipazione dei contenuti del documentario è di Anais Ginori, per la Repubblica del 22 gennaio. Che scrive: «le 81 vittime [di Ustica ndr.] sarebbero state il danno collaterale di un’operazione militare in corso. Secondo la ricostruzione di Canal Plus, i caccia francesi volevano abbattere un Mig libico che seguiva da vicino il Dc9 e avrebbero così lanciato per errore un missile contro l’aereo di linea Itavia
». Su quel caccia libico si trovava il colonnello Gheddafi.
Nota a margine. Sono cose note e che difficilmente verranno mai confermate nei tribunali, dove si scrivono sentenze e non la storia, che sarà scritta, (forse) nella sua verità, solo tra qualche decennio. Chi vuole approfondire può leggere il libro di Giovanni Fasanella Intrigo internazionale, dove tali vicende sono esposte da Rosario Priore, uno dei magistrati più importanti d’Italia e che ebbe a indagare anche su Ustica. Insomma, non certo un oscuro complottista.
Detto questo, difficile immaginare che i francesi potessero agire per conto proprio: uccidere un Capo di Stato straniero era una responsabilità troppo grande anche per Parigi. Probabile che si sia trattato di un’operazione Nato. Resta che fin da allora Gheddafi era un obiettivo da eliminare. Cosa poi avvenuta a seguito della “ribellione spontanea” di parte dei suoi sudditi. Un’ossessione decennale che, portata a compimento, ha spalancato le porte dell’inferno, regalando ai terroristi un luogo privilegiato per minacciare l’Europa.