Ancora Chávez. "La rivoluzione non si fermerà"
Tempo di lettura: < 1 minuteHugo Chávez vince le elezioni. E per la quarta volta è presidente del Venezuela. Il suo sfidante, Henrique Capriles ha riconosciuto subito la sconfitta: nonostante i sondaggi dessero i due antagonisti appaiati, lo scarto è stato di 10 punti percentuali: 54.4% a 44.4%. La popolazione povera del Venezuela, base elettorale di Chávez, è in festa. Nelle interviste post elettorali molti di loro hanno ricordato come prima della rivoluzione chavista mangiassero il cibo per cani dei ricchi («adatto anche per gli esseri umani», spiegava un giornale dell’epoca) e nel biberon dei bambini, invece del latte, mettessero la scolatura dell’acqua della pasta o del riso.
«La tua vittoria è anche la nostra, quella del Sudamerica e dei Caraibi». Con queste parole il presidente argentino, Cristina Kirchner ha salutato l’affermazione di Chávez. Il leader venezuelano, anche grazie ai proventi del petrolio (il Venezuela è il quarto produttore del mondo), ha avuto un ruolo decisivo nel rilancio del Mercosur (l’area di libero commercio degli Stati sudamericani) e nell’Unasur (unione delle nazioni sudamericane).