La bellezza delle chiese romaniche e gli hangar contemporanei
Tempo di lettura: < 1 minute«È indubitabile che oggi, quando pensiamo alle chiese contemporanee, viviamo un momento di incertezza e di smarrimento. Di fatto, in Italia, dagli anni ’70, travisando una falsa idea di modernità, l’edificio chiesa è stato confuso con le tipologie più disparate, dall’hangar alla piscina, dall’astronave al supermercato… Una sconcertante Babele. Le chiese di oggi non sembrano più parlare di armonia e di bellezza. Da dove nasce questo disagio, quando abbiamo una tradizione secolare di splendide architetture? Come si è dissolto quello spazio denso di presenza, che induce rispetto, silenzio e adorazione, delle chiese paleocristiane e romaniche? Tutto sembra risolversi in spazi anonimi, troppo assimilabili a centri congressi o a sale sportive, in luoghi privi d’identità». Sono considerazioni di Andrea dell’Asta, pubblicate sull’Avvenire del 4 ottobre, che individua le responsabilità di questa scarsa qualità architettonica nella «committenza».