Il tweet alla Chiesa di Satana di Chelsea Clinton
Tempo di lettura: 2 minutiUn tweet di Chelsea Clinton ha fatto certo rumore. Si tratta di un augurio per un felice anno nuovo. E fin qui nulla di strano. La cosa che ha destato certo imbarazzo è che era indirizzato alla Chiesa di Satana, con la quale, scrive la first daughter, ha intessuto rapporti pregressi non meglio specificati. La Chiesa di Satana, lieta, ha contraccambiato.
Tale scambio di tweet sembrerà strano a un lettore italiano, non a uno americano: la Chiesa di Satana è una delle tante confessioni religiose riconosciute dallo Stato, ha i suoi sacerdoti e amministra i suoi sacramenti.
Evidentemente la ragazza ha le sue simpatie. Ma val la pena ricordare che ha fatto molto scalpore il fatto che Hillary Clinton redasse la sua tesi di laurea su Saul Alinsky, esponente di punta dei radical-liberal, noto per aver elogiato Lucifero come antesignano dei radicali, dal momento che per primo aveva sfidato lo status quo (tesi peraltro vera).
Una storia ricorrente, che un articolo del Washington Post ha inteso demolire accennando a come la tesi sul tizio le fosse stata assegnata e come la giovane Clinton ebbe a dubitare del metodo rivoluzionario di Alinsky perché più favorevole a un’evoluzione riformista delle sue istanze, che comunque approvava.
Insomma, una sconfessione che non sconfessa affatto, stante anche che, nonostante la tesi non fosse di sua scelta, la «Clinton invitò Alinsky a Wellesley nel 1969 per tenere un discorso. E nella sua tesi, si riferisce alla sua “personalità irresistibile” e al “suo fascino eccezionale”», come ebbe a evidenziare Bill Dedman della NBC.
Ma al di là delle prossimità o meno dell’ex Segretario di Stato a una figura un po’ controversa, val la pena ricordare che in questi anni non sono mancate suggestioni mediatiche in senso satanista sul suo conto, ovviamente respinte dall’interessata.
Suggestioni che oggi il pubblico tweet della figlia risvegliano. Fatti suoi, ovviamente, ma suscita ironia il contrasto a certa tradizione religiosa in nome di un anti-clericalismo accanito che finisce per intrupparsi in un clericalismo di altro segno (e un po’ più inquietante, ci permettiamo aggiungere).
D’altronde, potrà meravigliare, ma si tratta di un percorso alquanto usuale, altra faccia della medaglia di un percorso analogo che parte da alte istanze spirituali.