Corea del Nord: colloqui serrati per la storica svolta
Tempo di lettura: 3 minutiFervono i preparativi per un possibile incontro tra il presidente americano Donald Trump e quello della Corea del Nord Kim Jong-un, che dovrebbe svolgersi a maggio.
Corea: di visite segrete e incontri riservati
La scorsa settimana si sono incontrati i ministri degli Esteri della Corea del Nord, Ri Yong Ho, e quello svedese, Margot Wallstrom. Un visita a sorpresa e segreta, quella del ministro di Pyongyang, facilitata dal fatto che è stato a lungo ambasciatore a Stoccolma.
Prima di iniziare i colloqui con il suo omologo svedese, Ri ha incontrato il premier svedese Stefan Lofven, il quale, al termine dell’incontro, ha spiegato che la Svezia da sempre ha dato la sua disponibilità a fungere da “mediatore” di un “processo” di distensione tra il Paese comunista e l’Occidente.
La Svezia, peraltro, è uno dei pochi Stati ad avere un’ambasciata a Pyongyang, sede che svolge da tramite diplomatico anche per gli Stati Uniti; ed è possibile che il vertice tra Trump e Kim avvenga proprio nel Paese nordico.
All’incontro svedese ha fatto seguito un altro vertice molto significativo: delegati nordcoreani, sudcoreani e statunitensi si sono incontrati ieri in Finlandia. I contenuti dei colloqui sono rimasti riservati (Reuters). Presenti anche osservatori delle Nazioni Unite e dell’Europa.
A parlare, il solo ministro degli Esteri finlandese, che ha descritto i colloqui come “costruttivi”.
Non si sa se in questi incontri riservati sia stato affrontato anche il tema della denuclearizzazione della Corea del Nord, oggetto dell’ardua contesa, ma è più che probabile.
Certo è che Pyongyang ha dato la sua disponibilità a discutere anche dello spinoso tema, come hanno riferito importanti funzionari della Corea del Sud che nell’ultimo mese hanno visitato il Paese confinante per preparare lo storico vertice intercoreano, che dovrebbe tenersi a fine aprile.
L’incontro Trump-Kim Jong-un è (più che) possibile
L’incontro tra i presidenti coreani dovrebbe preludere all’altro storico vertice, quello tra Trump e Kim, che ieri il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in ha dato come “possibile”.
Proprio in vista di quel vertice sembra sia stata convocata l’Assemblea popolare suprema della Corea del Nord, il più alto organo legislativo del Paese, le cui sedute sono più che rare.
A dare notizia della convocazione dell’Assemblea per l’11 aprile è stata l’Agenzia stampa della Corea del Nord e, anche se non è stato specificato il tema dei lavori, appare alquanto inverosimile che non toccherà tematiche così rilevanti come appunto il vertice intercoreano e l’incontro di Kim con il presidente degli Stati Uniti (Reuters).
Da parte sua Trump appare più che deciso a incontrare il suo antagonista verbale, esilarante la diatriba su chi dei due avesse il pulsante nucleare più grosso sulla scrivania.
Nel tweet di ieri, nel quale ha difeso il suo approccio dialogante con Putin, Trump ha fatto un cenno significativo: “Andare d’accordo con la Russia (e con altri) è una buona cosa”. Tra quegli “altri” non può non esserci anche, e soprattutto, la Corea del Nord.
Nota a margine. Il clima di distensione in Estremo oriente sembra contagioso: un funzionario sudcoreano ha riferito che a maggio dovrebbe tenersi anche un vertice a tre tra Cina, Corea del Sud e Giappone, per smorzare le tensioni regionali che negli ultimi tempi sono salite pericolosamente.
L’ultimo summit tra i tre Paesi si è tenuto nel 2015, ma sembra passato un secolo (Reuters).
Nella foto, un insolito scatto di Kim Jong-un