Zakharchenko: l'omicidio eccellente di Donestk
Tempo di lettura: < 1 minuteLa scorsa settimana è stato assassinato il leader dell’autoproclamata repubblica del Donestk Aleksandr Zakharchenko. Una bomba in un bar. Modalità da terrorismo.
La Russia ha accusato Kiev, aggiungendo che tali azioni terroriste complicano, e non di poco, l’attuazione degli accordi di Minsk per una riconciliazione tra le regioni filo-russe e le autorità ucraine.
Kiev ha invece instillato il dubbio che siano stati proprio i russi a far fuori il leader separatista, che, spiegano, era inviso a Mosca.
Ricostruzione che contraddice tutta la narrativa che Kiev e i media mainstream occidentali hanno dispiegato finora, che cioè i leader delle regioni ribelli del Donbass erano semplici marionette le cui fila erano tirate a Mosca.
Né, del caso, Zakharchenko avrebbe avuto alcun motivo o possibilità di smarcarsi dalla Russia, che è e resta l’unico baluardo che impedisce il collasso delle fragili repubbliche del Donbass.
Tenuto basso dai media mainstream, il delitto eccellente di Donestk ha invece rilevanza globale. Segnala che qualcuno ha alzato il tiro e che non esistono più intoccabili. Segnale inquietante.