Berlusconi: fiducia a rischio
Tempo di lettura: < 1 minuteSilvio Berlusconi è furioso. La condanna per frode fiscale ha fatto saltare tutto e ora il Cavaliere minaccia di far saltare il governo Monti, togliendo la fiducia. Sono dichiarazioni senza rete, a caldo, ma qualcosa potrebbe cambiare davvero. Il governo Monti potrebbe cadere in anticipo e si andrebbe a elezioni a febbraio. Il candidato del centrodestra? Dovrebbe essere scelto attraverso il meccanismo delle primarie, ma resta da vedere se si faranno veramente. Silvio sembra voler tornare in prima linea.
Se davvero si votasse in febbraio, mancherebbe tempo al centro per organizzare qualcosa di strutturale: al momento, il manifesto Montezemolo-Riccardi ha aggregato un gruppo dirigente, ma rischia di rimanere senza un vero rapporto con il Paese reale. A un centro siffatto non resterebbe che portare acqua all’Udc, ma più o meno questo è sempre stato il punto di riferimento di quel mondo cattolico che ha dato vita al convegno di Todi. Qualche aggiunta d’immagine, forse, ma nella sostanza non cambierebbe granché.
Anche perché un eventuale ritorno del Cavaliere polarizzerebbe il confronto elettorale, togliendo spazio al centro. E, di fatto, favorirebbe la sinistra, già in ascesa nei sondaggi.
Resta da capire come interagirebbe l’eventuale ritorno del Cavaliere con la crisi economica. Se cade il governo si tornerebbe al balletto dello spread? E può permetterselo l’Italia? E l’Europa?
Ma questo è un dilemma che va oltre le opzioni politiche dei singoli e dei partiti e riguarda il rapporto tra la democrazia dei Paesi Ue e l’Unione Europea. Di ardua risoluzione.