Settembre nero, i neonazisti e Monaco '72
Tempo di lettura: 2 minutiIl Corriere della Sera del 23 luglio riprende un’inchiesta apparsa su Der Spiegel dedicata alla strage di Monaco del ’72, che getta una luce nuova sulla strage (undici atleti israeliani uccisi nel villaggio olimpico da terroristi di Settembre nero). «Documenti inediti – rivela Der Spiegel – dimostrerebbero come i tedeschi abbiano sottovalutato una soffiata arrivata da un informatore libanese e abbiano usato i decenni dopo la strage per coprire gli errori commessi. Dalle prime ore dopo il massacro, i resoconti ufficiali descrivono i palestinesi di Settembre Nero come un commando che ha condotto l’operazione con “precisione”. L’obiettivo è cercare di dimostrare che sia stato fatto tutto il possibile, che il raid fosse troppo ben congegnato. In realtà i servizi segreti sono consapevoli – scrive Der Spiegel – che il gruppo sia così impreparato da non riuscire quasi a trovare le stanze d’albergo a Monaco: non hanno prenotato e la città è invasa per l’Olimpiade, sono costretti a stare in hotel diversi. Un mese fa sempre la rivista tedesca ha rivelato che i palestinesi sono stati assistiti da un neonazista locale. Willi Pohl li ha aiutati a recuperare i falsi passaporti e ha scorrazzato Abu Daoud, il capo che ha pianificato la presa di ostaggi, in giro per la Germania. Due mesi prima dell’attacco un telex della polizia di Dortmund segnala i rapporti tra Pohl e Daoud. Il messaggio è intitolato: “Presunta attività cospiratoria di terroristi palestinesi”. Pohl viene arrestato solo nell’ottobre del 1972, si nasconde nella casa di un ex ufficiale delle Waffen-SS, in valigia tiene un arsenale: tre kalashnikov, munizioni, tre pistole, sei granate. Adesso che è diventato un romanziere di successo – scrive polizieschi con lo pseudonimo Willi Voss – sostiene di essere stato usato “inconsapevolmente” nell’organizzazione del raid al villaggio olimpico». Secondo l’inchiesta di Der Spiegel i servizi di sicurezza tedeschi avrebbero ignorato un dispaccio proveniente dall’ambasciata tedesca di Beirut che annunciava l’operazione. E, un altro segnale d’allarme, proveniente stavolta dall’Italia: un articolo pubblicato sulla rivista Gente il 2 settembre avvertiva che terroristi di Settembre Nero progettavano «un’impresa clamorosa ai Giochi».
Titolo dell’articolo Monaco ’72, quarant’anni di bugie. Il dossier nascosto dai tedeschi.