Monti, l'appoggio del Vaticano
Tempo di lettura: < 1 minuteLa “salita” in politica di Mario Monti riceve la benedizione dell’Osservatore romano, il quale ne loda l’impegno come un «appello a recuperare il senso più nobile della politica». Endorsement esplicito, dopo tanti accennati consensi. Così quel centro cattolico vagheggiato da decenni da diversi e importanti presuli italiani diventa realtà. Ovviamente è altra cosa rispetto alla democrazia cristiana: quella nasceva in un’Italia dove ancora il cristianesimo era realtà di popolo, questa in un’Italia scristianizzata, secondo un’espressione tante volte usata da Benedetto XVI. Con tutte le differenze del caso…
Si vedrà, al di là di questioni più essenziali, quale riscontro potrà avere la nuova aggregazione in termini di voti. Intanto la diatriba interna ora verte sulle liste: se presentare una lista unica o meno. Convenienza elettorale vorrebbe che alla Camera si marciasse con liste federate invece raggruppate al Senato, secondo le misteriose dinamiche del porcellum, ma sembra che Monti voglia un’unica lista per tutti e due i rami del Parlamento. I fondatori della cosa bianca troveranno un’intesa, anche perché, allo stato delle cose, è Monti ad avere il coltello dalla parte del manico, lui il valore aggiunto che consente al rospo di diventare principe. Difficile contraddirlo in questa fase. Dopo si vedrà.