Erdogan vede Zelensky e parla con Putin
Tempo di lettura: 2 minuti“Non escludiamo che nel prossimo futuro ci possano essere contatti Putin ed Erdogan”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando le indiscrezioni secondo le quali l presidente turco Recep Tayyip Erdogan potrebbe incontrare l’omologo russo Vladimir Putin dopo la visita di oggi a Istanbul del presidente ucraino Voldymyr Zelensky.
“Sapete che Putin ed Erdogan sono in contatto frequente e regolare”, ha aggiunto Peskov, come riporta Ria Novosti, “in diverse occasioni si è parlato anche di contatti faccia a faccia. Non appena saranno stabilite le date di tali contatti, vi informeremo”.
Zelensky da Erdogan
Fin qui La Presse. La visita di Zelensky in Turchia è stata spiegata in vari modi: il presidente ucraino vi si sarebbe recato per ottenere una maggiore impegno di Ankara verso l’Ucraina, sia sul piano militare che perché sostenga un suo ingresso nella Nato; ma anche, e soprattutto, per tentare di sbloccare lo stallo sull’accordo con Mosca riguardante il transito del grano ucraino nel Mar Nero, ormai in scadenza e che la Russia non intende rinnovare.
La ritrosia di quest’ultima è dovuta al fatto che aveva chiesto, in cambio di un prolungamento dell’intesa, che Kiev consentisse di sbloccare il transito dell’ammoniaca russa, indispensabile ai fertilizzanti, verso l’Europa.
In precedenza ciò era assicurato dalla condotta Togliatti-Odessa, che aveva smesso di essere utilizzata all’inizio della guerra, Mosca voleva riattivarne le funzioni, ma le forze ucraine l’hanno bombardata (o sabotata).
Resta, però, un particolare non secondario: per trattare sul grano non serviva una visita di alto livello come quella di Zelensky. Sarebbe bastato, come altre volte, l’incontro tra le delegazioni russa e ucraina, magari con qualche figura di rilievo di contorno.
Invece, il viaggio di Zelensky dà all’incontro con Erdogan un grande rilievo. Anche perché è la prima volta che il presidente ucraino si reca in Turchia dall’inizio della guerra e perché è proprio qui, grazie allo stretto rapporto Erdogan-Putin, che si sono svolti i primi seri negoziati tra russi e ucraini, che avevano portato a una bozza di intesa (poi fatta saltare dall’Occidente).
Il Cremlino ha fatto sapere che segue con attenzione l’incontro. Da ricordare che era già previsto un incontro Erdogan – Putin a metà giugno, poi procrastinato. Precedente che induce a pensare che un incontro a breve sia nell’aria.
Alimentare false speranze è un esercizio da cui rifuggire, ma registrare con ineffabile speranza un dato è tutt’altro. Vedremo.