Il duello tra finanza e democrazia
Tempo di lettura: < 1 minuteSulla Stampa del 24 luglio Mario Deaglio analizza le difficoltà che la politica incontra per far fronte alla speculazione finanziaria internazionale. E conclude così: «Tale scontro può anche essere inteso come un duello tra finanza e democrazia in quanto nella valutazione del debito pubblico di un paese, la finanza utilizza sempre più parametri politici, ossia la propria valutazione, o meglio il proprio gradimento per determinati politici o per determinate politiche. Le democrazie hanno il dovere di pagare i debiti ma anche il diritto alla non interferenza dei creditori nei loro affari. Quest’incertezza non può durare a lungo: lo scontro tra la finanza e gli Stati difficilmente potrà essere rinviato indefinitamente, e questo per la pressione dell’opinione pubblica, sempre meno propensa ad accettare decisioni che implicano sacrifici di anni e che poi sostengono i titoli in Borsa al massimo per qualche giorno. Occorrono però strategie coordinate di intervento se si vuole evitare che tutto ciò ci precipiti nel caos».