Siria: quei bambini comprati per far la guerra ad Assad
Tempo di lettura: 2 minutiÈ una testimonianza drammatica quella riportata sull’Agenzia Sir (l’agenzia della Conferenza episcopale italiana) il 22 gennaio. Si tratta di una fonte anonima che parla dalla Siria. Ne pubblichiamo uno stralcio: «La Siria è vittima di una guerra combattuta da mercenari venuti dall’estero, pagati da Qatar e Arabia Saudita, che distruggono ogni cosa (case, scuole, fabbriche), che minacciano, si macchiano di violenze contro la popolazione civile inerme. Basti vedere la strage, 200 morti, all’Università di Aleppo di pochissimi giorni fa. Nessun combattente siriano, sia esso fedele o oppositore al regime, potrebbe compiere atti del genere. In Siria musulmani e cristiani si sono sempre rispettati, c’è sempre stata convivenza e tolleranza. Chi commette questi crimini non è siriano. È noto che tra i ribelli stranieri che combattono vi sono anche salafiti, fratelli musulmani, fondamentalisti e radicali che hanno l’obiettivo di costituire un regime islamico. Per questo hanno organizzato centri di arruolamento e pagano molto bene».
Di seguito, la fonte rivela: «La cosa più grave è che addestrano anche ragazzi di 13-14 anni, danno loro soldi e armamenti. In alcuni casi sono stati venduti dalle loro famiglie rimaste nei paesi di origine, come Pakistan, Afghanistan, Somalia, abbagliate da false promesse per i loro figli. Dietro compenso di qualche migliaio di dollari li lasciano partire. Sono certo che esistono liste di attesa per entrare in Siria a combattere contro Assad. Fanno credere che il regime sia sul punto di cadere e che la guerra volge al termine, ma non è così». «Adesso nella popolazione si sta facendo strada la convinzione che l’opposizione politica siriana è ormai ostaggio di quella armata controllata da mercenari e fondamentalisti stranieri che – ricordiamolo – non hanno esitato a usare i civili, nelle zone da loro controllate, come scudi umani. Se ci fossero le elezioni l’opposizione non prenderebbe molti voti».
Nota a margine. L’arruolamento dei bambini soldato è un crimine contro il quale si batte anche l’Onu e per la quale la Corte internazionale di giustizia dell’Aja ha spiccato diversi mandati di cattura in altri conflitti. Evidentemente la guerra siriana costituisce un’anomalia. Troppi interessi in gioco.