"Fascismo aberrante, il Paese lo sa il negazionismo va combattuto"
Tempo di lettura: < 1 minuteNapolitano dà il suo contributo al giorno della memoria (anche se la data era il 27 gennaio, giorno in cui i russi liberarono Auschwitz), con un intervento durissimo. Più duro di altre volte anche per rispondere, è opinione diffusa, all’esternazione di Berlusconi il quale, in occasione della ricorrenza, aveva fatto un’altra delle sue gaffe. Tragica stavolta, con una rivalutazione goffa di Mussolini, il quale, a parte mostruosità come le leggi razziali, avrebbe fatto anche cose buone. Un’esternazione particolarmente infelice quella del Cavaliere che, oltre ad attirarsi critiche mondiali, aveva (involontariamente) tolto dalle prime pagine dei giornali lo scandalo dei Monti dei Paschi di Siena, facendo un favore agli avversari del Pd (tra l’altro un – involontario – favore lo riceve lo stesso Berlusconi oggi: una nipote del Duce, candidata con Fini, quindi Monti, in un’intervista al Corriere della Sera dice le stesse cose…). A parte i favori involontari, resta l’orrore dei campi di sterminio, sui quali Napolitano ha voluto non ci fossero equivoci circa ipotesi riduttive o revisionistiche.
Allo stesso tempo, al termine dell’intervento, il Capo dello Stato, ricordando i vincoli di amicizia tra l’Italia e lo Stato d’Israele, ha tenuto a precisare che tali vincoli non escludono la «libertà di giudizio», e quindi di critica, nei confronti delle scelte operate dal governo di Tel Aviv, al fine di favorire la ripresa del processo di pace tra israeliani e palestinesi.