La Giffords e il controllo delle armi
Tempo di lettura: < 1 minuteGabrielle Giffords l’8 gennaio del 2011 subì un attentato durante un comizio. Fu una strage, ad opera del solito squilibrato. Morirono sei persone. Colpita alla testa, fu data per morta, o quantomeno di impossibile recupero, l’esponente democratico ebbe invece una ripresa prodigiosa. Accompagnata dal marito, è intervenuta nella Commissione parlamentare per il controllo delle armi, per appoggiare la proposta di Obama di limitare la libera circolazione delle armi tra i cittadini americani. Così la Giffords: «Grazie per avermi invitato. È un tema fondamentale per i nostri figli, per le nostre comunità, per i democratici e i repubblicani. Faccio fatica a parlare, ma la violenza è troppa. Troppi bambini stanno morendo. Troppi bambini. Dobbiamo fare qualcosa: il momento è adesso. Siate audaci. Siate coraggiosi. Gli americani contano su di voi. Grazie».
I miracoli sono più importanti di tante parole:
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