"Salvi i manoscritti di Timbuctù erano stati portati a Bamako"
Tempo di lettura: < 1 minute«Quasi tutti i manoscritti dell’Istituto Ahmed Baba di Timbuctù sono al sicuro». A rivelarlo è Mauro Nobili, collaboratore del Timbouctou Manuscripts Project dell’Università di Cape Town. Che spiega come i preziosi manoscritti fossero stati trasportati in località segreta presso la capitale del Mali Bamako prima che i miliziani di Al Qaeda dessero fuoco all’edificio che li custodiva. Nel giorno in cui i francesi conquistano Kidal, l’ultima città del Nord in mano alle milizie fondamentaliste, Nobili smentisce quanto rivelato in precedenza da fonti più diverse. Una buona notizia, che rende vani i fiumi d’inchiostro versati per piangere sulla devastazione di questo antico tesoro dell’umanità.
L’operazione Serval lanciata dalla Francia in Mali s’approssima alla conclusione. «Partiremo presto», ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius. Il testimone passerà alle truppe africane che si stanno formando in questi giorni. A loro spetterà il compito di portare a compimento l’opera di stabilizzazione del Paese e porre fine alla minaccia terroristica: i miliziani di Al Qaeda scampati all’offensiva francese si sono dileguati nel deserto, da dove potrebbero riemergere in tutta la loro ferocia. Nel frattempo s’intensificano i contatti con gli scissionisti del Mnla e del Mia, che si erano uniti ad Al Qaeda nella prima fase del conflitto e ora sono disposti a trattare.
Conflitto breve, limitato, senza un eccessivo spargimento di sangue. Speriamo che sia davvero all’epilogo. Anche se in queste situazioni è davvero difficile intravedere il futuro.