Il Papa: "Siamo di fronte a un bivio: vogliamo seguire l’io o Dio?"
Tempo di lettura: 2 minutiCommosse parole quelle del Papa dette all’Angelus del 17 febbraio. Ne pubblichiamo uno stralcio: «Al momento di iniziare il suo ministero pubblico, Gesù dovette smascherare e respingere le false immagini di Messia che il tentatore gli proponeva. Ma queste tentazioni sono anche false immagini dell’uomo, che in ogni tempo insidiano la coscienza, travestendosi da proposte convenienti ed efficaci, addirittura buone. Gli evangelisti Matteo e Luca presentano tre tentazioni di Gesù, diversificandosi in parte solo per l’ordine. Il loro nucleo centrale consiste sempre nello strumentalizzare Dio per i propri interessi, dando più importanza al successo o ai beni materiali. Il tentatore è subdolo: non spinge direttamente verso il male, ma verso un falso bene, facendo credere che le vere realtà sono il potere e ciò che soddisfa i bisogni primari. In questo modo, Dio diventa secondario, si riduce a un mezzo, in definitiva diventa irreale, non conta più, svanisce. In ultima analisi, nelle tentazioni è in gioco la fede, perché è in gioco Dio. Nei momenti decisivi della vita, ma, a ben vedere, in ogni momento, siamo di fronte a un bivio: vogliamo seguire l’io o Dio? L’interesse individuale oppure il vero Bene, ciò che realmente è bene?»
Nel salutare i pellegrini accorsi più numerosi del solito a salutarlo, Benedetto XVI ha chiesto preghiere per lui e per la Chiesa. Il Tg3, ma non è stato il solo, ha notato come ai pellegrini di lingua spagnola abbia chiesto di pregare anche per il «prossimo Papa».