Elezioni 2013, enigma Senato: ora al Pd Mario Monti potrebbe non bastare
Tempo di lettura: < 1 minuteIl Fatto Quotidiano dà notizia di un sondaggio riservato in mano ai vertici del Pd che renderebbe inane la progettata alleanza tra il centrosinistra e la lista di Monti. Secondo questo monitoraggio l’alleanza tra le due forze politiche non riuscirebbe a trovare la maggioranza al Senato, costringendo il Pd a cercare altrove. Forse per questo Monti insiste nel ribadire la necessità di una grande coalizione, anche nella speranza di drenare deputati e senatori dal Pdl, con l’intento, a lungo termine, di diventare la guida di un centrodestra deberlusconizzato. Cosa, peraltro, sempre sottesa alle sue dichiarazioni.
Forse è stata anche questa incertezza che ha fatto maturare a Bersani l’idea di scouting tra le file degli eletti grillini, come dichiarato ieri. Ironia della sorte, proprio questo scoutismo era stato alla base di polemiche infinite quando a farlo era stato il centrodestra, protagonisti allora onorevoli dell’Italia dei Valori. Ma tant’è. Resta che sarebbero soluzioni rabberciate, che non fanno presagire un governo saldo e duraturo.
Ma c’è un’altra incognita in queste elezioni e riguarda il centro di Mario Monti: altri sondaggi riservati vedrebbero il centro in flessione continua, tanto da mettere a rischio il raggiungimento del quorum alla Camera e/o al Senato.
Ma su tutte c’è l’incognita Grillo: il movimento Cinque stelle continua a crescere. Non vincerà le elezioni, ed è un bene perché non sarebbe in grado al momento di porsi al timone dell’Italia in un momento così delicato, ma la domanda è quanto raccoglierà davvero in termine di voti. Potrebbe diventare il terzo partito, se non addirittura il secondo (anche se è difficile). Un’affermazione politica di portata storica che sconvolgerebbe i progetti politici di tanti.