Trattativa, lo Stato alla sbarra - a giudizio boss, politici e generali
Tempo di lettura: < 1 minuteL’Udienza preliminare dell’inchiesta sulla trattativa tra Stato e mafia si conclude con l’accoglimento delle richieste dei pm: mafiosi, come Totò Riina e Leoluca Bagarella, ufficiali dei carabinieri quali Giuseppe De Donno, Mario Mori e Antonio Subranni, politici come Marcello Dell’Utri e Nicola Mancino, sono stati rinviati a giudizio. Dovranno rispondere di vari reati, tra i quali quello di aver creato una convergenza tra istituzioni e mafia a vantaggio di quest’ultima. Certo è impensabile che questo manipolo di uomini possa aver piegato lo Stato ai desiderata della mafia, e certo altri e ben più importanti hanno tirato le fila di questa stagione oscura dell’Italia, ma almeno ci sarà un processo e un dibattimento. E forse qualche verità, seppur parziale, si spera possa emergere. Ma, al momento, è solo una speranza. L’inchiesta finora ha trovato contrasti fortissimi. E certo le polemiche scatenate dal procuratore Ingroia contro il Capo dello Stato non hanno aiutato.