24 Aprile 2025

Usa-Iran: diplomazia e sabotaggi

di Davide Malacaria
Usa-Iran: diplomazia e sabotaggi
Tempo di lettura: 2 minuti

All’interno dell’amministrazione Trump si sta giocando una partita cruciale sull’Iran che deciderà se sarà pace o guerra, nel qual caso si aprirebbe un vaso di pandora di ripercussioni globali. E Israele sta facendo di tutto per trascinare l’America in questa nefasta avventura.

Israele, non il solo Netanyahu, come evidenziano la dichiarazioni dei leader dell’opposizione a commento dell’articolo del New York Times che rivelava come Trump avesse bloccato un attacco contro Teheran.

Trump Waved Off Israeli Strike After Divisions Emerged in His Administration

Così Yair Lapid, leader del partito Yesh Atid: “A ottobre avevo proposto di attaccare i giacimenti petroliferi dell’Iran, ma Netanyahu aveva paura e non l’ha fatto”. Così Naftali Bennett, probabile sfidante di Netanyahu alle prossime elezioni: Netanyahu “sa solo minacciare per poi far trapelare che intendeva [fare qualcosa] ma gli è stato impedito […]. Non ci sarà data un’altra occasione simile [per colpire l’Iran]”. Così Avigdor Libermann, leader di Yisrael Beytenu: leggendo articolo del Nyt “ho pensato a quanto sia stato fortunato che quando abbiamo bombardato i reattori nucleari in Siria e Iraq Netanyahu non fosse primo ministro”.

Più articolate di dichiarazioni di Benny Gantz: “Lo Stato di Israele deve e può eliminare la prospettiva di un potenziale nucleare iraniano […] è giunto il momento di cambiare il Medio Oriente agendo in stretto coordinamento con il nostro grande alleato, gli Stati Uniti”.

Il nuovo Medio oriente e le interferenze israeliane

Gantz ha reso esplicito lo scopo dell’attacco ai siti nucleari dell’Iran, cioè della guerra: non serve a eliminare l’asserita minaccia iraniana, dal momento che Teheran non ha né intende costruire l’atomica, come documenta ad esempio un approfondito studio della…

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