Monsingor Echevarría: Papa Francesco e il ritorno a Cristo
Tempo di lettura: < 1 minute«Papa Francesco insiste nel dirci che la misericordia di Dio è infinita, che il Signore non si stanca di perdonarci. Come era solito ricordare san Josemaría Escrivá de Balaguer, “il nostro Dio è un Dio che perdona”, un Padre al quale dobbiamo ricorrere frequentemente nel sacramento della confessione». Così Javier Echevarría Rodríguez, vescovo prelato dell’Opus Dei, sull’Osservatore Romano del 2 aprile. Nota poi il vescovo: «Papa Francesco viene dall’America latina […]. È una Chiesa ricca di tradizioni religiose che alimentano la fede del popolo di Dio. Una Chiesa vicina alle persone che, in mezzo alle necessità e alle difficoltà spirituali e materiali dei poveri e dei ricchi, dei colti e degli ignoranti, dei malati e delle persone sane, si è mantenuta fedele a Cristo attraverso i secoli, riparata sotto il mantello di Maria e molto unita ai suoi pastori. Una Chiesa che, nonostante l’attrazione universale del materialismo, sa ritornare continuamente alle fonti della vera spiritualità: i sacramenti; la devozione a Nostro Signore, soprattutto alla sua Passione; la fiducia filiale nella Vergine; il ricorso all’intercessione dei santi». Conclude il prelato: «il Papa cerca soprattutto l’aiuto di Dio, l’assistenza dello Spirito Santo, la vicinanza della Vergine, l’intercessione dei santi; ma chiede anche — lo ridico, a costo di essere ripetitivo — l’affetto e la preghiera dei cattolici e di molte altre persone di buona volontà. Non lasciamolo solo! Che non gli manchi mai la nostra preghiera quotidiana».