Pd guerra renziani-Unità E Barca lancia la sua sfida
Tempo di lettura: < 1 minuteUn titolo non gradito contro Matteo Renzi e si infiamma lo scontro dentro il Pd, con i renziani che chiedono le dimissioni del direttore dell’Unità e i bersaniani che lo difendono. Un infortunio, secondo questi ultimi, chiedere le dimissioni del direttore per un titolo non grato; per gli altri, invece, quel titolo denoterebbe una volontà di abbattere un nemico interno del tutto gratuita, dal momento che Renzi non ha alcuna intenzione di portare guerra al segretario, ma solo tentare di far uscire il Pd dall’angolo nel quale si è infilato. Né ci sarebbe, da parte del sindaco di Firenze, alcuna volontà di scissione, paventata dagli altri.
L’ennesimo scontro interno è stato poi sedato, ma la spaccatura resta ed è evidente. I media fanno filtrare interpretazioni diverse a questo ennesimo conflitto interno al partito: il sindaco di Firenze nutrirebbe il timore che Bersani stia cercando un accordo con Berlusconi per farlo fuori. Quest’ultimo, a detta di alcuni notisti politici, gradirebbe l’accordo perché temerebbe una sfida con il rottamatore.
Vera o presunta che sia questa interpretazione, c’è da registrare anche una dichiarazione di Fabrizio Barca, il quale sembra aver rotto gli indugi per iniziare la sua corsa personale all’interno del Pd. Giudicato dai bersaniani come una risorsa, Barca deve giocare bene le sue carte, pena risultare il terzo incomodo di un partito in continua fibrillazione.
Una fibrillazione che durerà a lungo e che probabilmente avrà effetti anche sull’elezione del Quirinale.