A Venezia il Chàvez di Oliver Stone
Tempo di lettura: < 1 minuteA poco più di un mese dalla scomparsa del presidente venezuelano Hugo Chàvez, Oliver Stone presenta in anteprima alla 66ª Mostra di Venezia il documentario «Chàvez – l’ultimo comandante». Un film che ha rappresentato per il regista americano «un’esperienza liberatoria» e che vuole raccontare quel «fenomeno Chàvez» che è «più grande degli attacchi che gli dedicano i media americani». Un film nel quale il regista di «JFK» intervista, oltre al protagonista dell’inchiesta, anche i presidenti degli altri Paesi latinoamericani che ne hanno condiviso la linea: «Leader dopo leader sembrava di sentire la stessa cosa. Volevano controllare le loro risorse, rafforzare i legami regionali, essere trattati alla pari con gli Stati Uniti e diventare finanziariamente indipendenti dal Fondo monetario internazionale». Si alternano, nel film di Stone, immagini di repertorio (dai sostenitori di Chavez in festa agli scontri a Caracas durante la crisi economica) a interviste. In sostanza, ne esce un quadro diverso da quello in genere delineato dai media occidentali: un populista, ma non un dittatore. Tra tre giorni in Venezuela si svolgeranno le presidenziali: la scelta che dovrà fare il popolo sarà tra la continuità, che certo non potrà non presentare aspetti di novità data la dipartita del caudillo, e il ritorno al capitalismo latinoamericano. Scelta che avrà conseguenze anche sui Paesi vicini.